Flos: una storia di oggetti illuminanti

Da cinquant’anni creiamo oggetti di luce e accendiamo generazioni di sogni. Per noi la luce è la materia con cui esprimere nuove idee e illuminare emozioni inesplorate.

Scriviamo il futuro, leggendo il nostro passato ed esprimendo l’oggi, in una continuità di sfide concrete e scelte audaci che hanno plasmato la nostra immagine e identità. La nostra storia ci ha insegnato a mantenere vivo il fuoco della provocazione con la ricerca di nuove poetiche della funzionalità. Seguire il nostro istinto ci permette da sempre di creare prodotti che diventano icone, inventano tipologie, fissano nuovi archetipi. Identificarci con i maestri del design. Scoprire nuovi talenti. Avere autorevolezza tecnica e tecnologica. Inserirsi nella cultura di massa. Sono i diversi aspetti che ci pongono sempre all’avanguardia.

La sperimentazione ci ha permesso di adottare materiali rivoluzionari, come in passato il cocoon, e soluzioni tecnologiche più avanzate, rappresentate oggi dall’OLED e dai materiali sostenibili. Inventare nuovi linguaggi intorno alla luce per noi significa indicare nuove estetiche e libertà del vivere. Le nostre lampade, di ieri e di oggi, non dimenticano mai di prendere sul serio gioco e ironia. Sulla linea sottile che divide e unisce l’arte dal design, la produzione artigianale da quella industriale, la serie limitata da quella a grande scala. Il pensiero del singolo da quello collettivo. È lì che siamo. È lì che ci trovate.

Ecco di seguito un esempio di lampade che hanno fatto storia…

2097 – Gino Sarfatti, 1958

Ariette – Tobia Scarpa, 1973

Luminator – Achille e Pier Giacomo Castiglioni, 1954

Fantasma – Tobia Scarpa, 1961

265 – Paolo Rizzatto, 1973

Arco – Achille e Pier Giacomo Castiglioni, 1962